Siamo tutti completamente fuori di noi
di Karen Joy Fowler
Il padre della protagonista le consiglia di raccontare una storia partendo sempre dal centro. Non è una cattiva idea, ma non posso farlo perché svelerei un punto chiave della storia che invece va gustato come sorpresa quando arriva.
Quindi mi limiterò a dire che all’inizio della storia nei tardi anni ’70, Rosemary vive con una sorella, Fern, un fratello, Lowell, una alter ego immaginaria e con un padre ed una madre scienziati in una fattoria, circondati anche da tanti dottorandi. Il punto di svolta è quando - all’età di cinque anni - Rosemary viene lasciata qualche giorno dai nonni.
Ma questo lo apprenderemo dopo, perché il libro parte - dal centro - nel 1996 quando Rosemary è al college, lontana da casa, e viene arrestata insieme ad Harlow.
Storia di una crescita segnata dal distacco, dalla separazione, dal non detto. Da bambina chiacchierona a ragazza taciturna. Non posso dire di più, per non rovinare la sorpresa. Un bel libro.
Il padre della protagonista le consiglia di raccontare una storia partendo sempre dal centro. Non è una cattiva idea, ma non posso farlo perché svelerei un punto chiave della storia che invece va gustato come sorpresa quando arriva.
Quindi mi limiterò a dire che all’inizio della storia nei tardi anni ’70, Rosemary vive con una sorella, Fern, un fratello, Lowell, una alter ego immaginaria e con un padre ed una madre scienziati in una fattoria, circondati anche da tanti dottorandi. Il punto di svolta è quando - all’età di cinque anni - Rosemary viene lasciata qualche giorno dai nonni.
Ma questo lo apprenderemo dopo, perché il libro parte - dal centro - nel 1996 quando Rosemary è al college, lontana da casa, e viene arrestata insieme ad Harlow.
Storia di una crescita segnata dal distacco, dalla separazione, dal non detto. Da bambina chiacchierona a ragazza taciturna. Non posso dire di più, per non rovinare la sorpresa. Un bel libro.
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