Un anno meno un giorno ... Ripartiamo!

Domani, 3 marzo, saranno passati 364 giorni dalla sconfitta subita dal PD il 4 marzo. I vincitori di quelle elezioni hanno dato vita al governo gialloverde e stanno governando da 9 mesi.
Scrivevo il 3 giugno: "Se sarà cambiamento vero, e soprattutto se sarà cambiamento positivo, lo vedremo nei prossimi mesi. Ne dubito ma sarei contento di essere smentito." Purtroppo non sono stato smentito: tutti gli indici economici stanno scendendo, il vento di destra è cresciuto, la credibilità internazionale dell'Italia è diminuita, di miglioramenti per i più deboli non se ne sono visti.

E il PD?
Non ha certo saputo sviluppare un'azione forte e incisiva. E' apparso sostanzialmente tramortito e in attesa. Eppure c'è bisogno del PD, di un PD forte. Perché c'è bisogno di una alternativa a questo governo e non si vede chi altro la possa offrire, attorno a quale altro partito si possa riorganizzare una proposta di sinistra.
Le primarie del 3 marzo possono essere il momento della ripartenza.


Possono essere il momento della ripartenza perché sono fondate sulla partecipazione di persone in carne e ossa che si muoveranno (che ci muoveremo) di casa per andare a scegliere il segretario del PD. E di altre persone, che si impegneranno (che ci impegneremo) per qualche ora o per un'intera giornata ai gazebo. Mettendoci la faccia, gli uni e gli altri.

E' da queste persone - prima che da chi sarà scelto come segretario - che il PD ripartirà. Siamo noi che lo faremo ripartire.

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