3 marzo: tre buone notizie e una un po' meno buona



A San Donato le primarie le abbiamo organizzate nell'atrio del Comune e in altre due sedi, non coi gazebo. Ma erano comunque ben visibili alla cittadinanza le bandiere del PD e, soprattutto, era visibile il movimento delle persone che veniva a votare. 1.571 persone, qualche decina in più rispetto alle primarie del 2017.
Un milione e ottocentomila persone a livello nazionale: un successo insperato!

La prima buona notizia è questa: c'è una consistente fetta di cittadini che è disponibile a investire tempo ed energie per organizzare i seggi e un'altra, più ampia, che sceglie di partecipare: gente che si è informata, ha discusso, si è confrontata e si mette in fila per esprimere con il proprio voto. Sapendo che nella stessa fila c'è chi farà una scelta diversa, pronti ad accettarla se sarà maggioranza. Senza urlare, senza insultare, mettendoci la faccia.

La seconda buona notizia è che queste un milione e ottocentomila persone sono andate a votare per scegliere il segretario del PD, un partito che un anno fa ha perso malamente le elezioni e che in questi dodici mesi ha avuto difficoltà a ripartire. Significa che credono che è con il PD che si può ricostruire una politica progressista per fermare la politica di destra del governo gialloverde.

La terza buona notizia è che l'investitura di Nicola Zingaretti a segretario del PD è stata forte e indiscutibile,  evitando il pericolo di altre due settimane di immobilismo in attesa dell'Assemblea nazionale e di accordi tra correnti.

Sono stato ai banchetti, a registrare i votanti. Non so quanto siano un campione rappresentativo del milione e ottocentomila, ma certo fra quelli che ho registrato io la percentuale di anziani era elevata. Ne ho registrati tanti più anziani di me, nati negli anni quaranta del Novecento, negli anni 30, uno nel 1928. Ottimo avere anziani tuttora informati, impegnati, determinati. Ma tra quelli che ho visto io erano pochi i giovani e soprattutto i giovanissimi. E su questo dovremo lavorare.

Commenti

  1. Per quanto riguarda la percentuale di anziani, è normale che sia così elevata, in considerazione che in Italia l'80 % dei votanti ha più di 34 anni e il 63 % oltre 60 anni. È dovuto all'indice di fertilità in continua diminuzione, attualmente a 1,24. In questa prospettiva, dato che la finestra demografica di opportunità si è definitivamente conclusa, è indispensabile e urgente che si adottino misure efficaci a favore delle donne, ma anche una adeguata politica dei flussi migratori. Spero, in futuro, in una politica di lungo termine e la conclusione della terribile esperienza che stiamo vivendo.

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  2. Bravo Pierfranco. Tutto più che condivisibile.

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  3. Buongiorno Silvio. Se è vero che gli elettori oltre i 60 sono al 63% siamo probabilmente nella media. Ma un intervento deciso sui giovani è comunque necessario :-)

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  4. Buongiorno Pierfranco, assolutamente si. Credo che San Donato Milanese sia un buon esempio e perfettibile nel programma a lungo termine. Mi chiedo quali azioni potrebbero essere poste in essere per rendere l'ambito politico attraente ai giovani che a breve si dovranno far carico dell' onere di governare

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