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Visualizzazione dei post da novembre, 2018

Follia maggiore

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di Alessandro Robecchi La storia delle settimane è un po’ angosciante: che ce ne spettano circa 4.000 e via sottraendo, settimana dopo settimana. Per il resto il solito racconto che si legge con piacere, un giallo ma anche un po’ di società dei nostri giorni, l’ironia di Robecchi, Monterossi, Oscar, il sov Ghezzi, Carella, la portinaia Katrina.  E Umberto Serrani un anziano, ricco signore cullato dai suoi rimpianti. E la lirica. Piacevole.

The game

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di Alessandro Baricco L'ho letto con interesse. Poi l'ho riletto per rifletterci meglio. Baricco racconta tante cose che so - qualcuna penso di saperla un po' meglio di lui. ma le racconta benissimo. E raccontandole conferisce loro un senso. Alla fine mi sembra di aver compreso meglio un percorso che ho vissuto. The Game è il mondo, frutto della rivoluzione digitale, in cui viviamo, noi umanità aumentata. Frutto di tool che: - Distribuivano il potere. “Un computer su ogni scrivania … pagine web in cui chiunque poteva, gratuitamente, circolare, creare, condividere, fare soldi, esprimersi …”, - Puntavano sul movimento e sulla velocità, “preferivano sistematicamente la velocità alla qualità”. - Si muovevano sulla superficie. - Saltavano passaggi e cercavano una presa diretta sulle cose. - Saltavano mediazioni e intermediari (e dunque toglievano potere alle élite: “il tramonto dei sacerdoti”). - Davano a tutto la forma del gioco, del videogame. Con un obiettivo d

Scuola e nativi digitali

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Pubblicato su Agenda Digitale un mio intervento: "Da nativi digitali a consapevoli digitali, il ruolo della scuola". Oltre al punto messo in evidenza dal titolo, ragiono su alcune parole chiave - superficialità, connessioni, velocità, risultato, condivisione - che segnano una drammatica frattura tra mondo digitale, e dunque pratiche abituali dei nativi, e pratiche scolastiche. Lo potete leggere qui:  https://goo.gl/eH1uBj