di Maurizio Maggiani Romanzo della nazione o piccole storie famigliari? A prima vista sembra la seconda. E' un figlio che racconta, dopo la loro morte, del padre Dino e della madre Adorna. Dino l'Adorna l'ha conosciuta da partigiano, rifugiandosi per rifocillarsi a casa del padre di lei, Garibaldo. Poi, per una vita, ha fatto l'elettricista. Comunista da giovane, poi socialista. Gran lavoratore, concreto, di poche parole. Autore, anche, di qualche poesia dedicata all'Adorna. Non un racconto epico, come ci si può aspettare da un romanzo della nazione. Intime riflessioni di un figlio che a questo racconto ne intreccia altri, si direbbe senza un filo logico. Così appare anche Cavour che vuole l’Arsenale Militare nel golfo di La Spezia, un progetto strategico: qui sì che appare un costruttore di nazioni. Sembra una divagazione nel racconto sui genitori, l'irrompere di un popolo di donne e uomini - piccoli flash di storie diverse - che arriva da ogni parte