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Visualizzazione dei post da marzo, 2019

Bricks 33, marzo 2019 - Dedicato al coding

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E' online il numero di marzo 2019 di Bricks:  "Coding e didattica: dalla scuola dell'infanzia alle superiori" .  Questi gli articoli: P. Ravotto In questo numero Tema del numero:   Coding e Didattica: dalla Scuola dell’Infanzia alle Superiori S. Penge Perché fare coding con le materie umanistiche M. Boccoli, S. Anelli Pensiero computazionale alla primaria C. Bralia, M.R. Manzoni, M. Maddalena, R. Zaccuri Tra coding e realtà virtuale, per una didattica innovativa M. Tamburrini Laboratorio artigianale: una narrazione digitale con le Blue bot L. Scalzullo Contiamo le mele G.A.R. Giannone Rendo, C. Puglisi Nuovi scenari di apprendimento con strumenti tattili interattivi – Un’esperienza didattica inclusiva con Makey Makey A. Pisciotta Ragionare col coding: la chiave per il futuro M.S. Perrone, A. Barbero “Programmo anch’io”: introdurre il coding nella didattica attraverso un progetto territoriale (Piemonte e Va

Paris Call - Il codice sorgente del software come patrimonio dell'umanità per lo sviluppo sostenibile

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"Nel mondo odierno la tecnologia digitale è diventata per molti uno strumento essenziale per l'esistenza sociale, la comunicazione, la creazione, la condivisione ed è sempre più indispensabile per accedere ai servizi pubblici. Tuttavia, il ruolo dello sviluppo del software è ancora largamente sottovalutato, così come il riconoscimento del codice sorgente del software come uno sforzo intellettuale e come il ricettacolo e l'espressione di parte della nostra conoscenza". Inizia così la pagina del sito UNESCO che presenta la Paris Call - Software Source Code as Heritage . Qui il documento:  https://unesdoc.unesco.org/ark:/48223/pf0000366715.locale=it

3 marzo: tre buone notizie e una un po' meno buona

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A San Donato le primarie le abbiamo organizzate nell'atrio del Comune e in altre due sedi, non coi gazebo. Ma erano comunque ben visibili alla cittadinanza le bandiere del PD e, soprattutto, era visibile il movimento delle persone che veniva a votare. 1.571 persone, qualche decina in più rispetto alle primarie del 2017. Un milione e ottocentomila persone a livello nazionale: un successo insperato! La prima buona notizia è questa: c'è una consistente fetta di cittadini che è disponibile a investire tempo ed energie per organizzare i seggi e un'altra, più ampia, che sceglie di partecipare: gente che si è informata, ha discusso, si è confrontata e si mette in fila per esprimere con il proprio voto. Sapendo che nella stessa fila c'è chi farà una scelta diversa, pronti ad accettarla se sarà maggioranza. Senza urlare, senza insultare, mettendoci la faccia. La seconda buona notizia è che queste un milione e ottocentomila persone sono andate a votare per scegliere il

Per chi voto alle Primarie

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E' la quinta volta che si sceglie con le Primarie il segretario del PD, un esempio di democrazia partecipata che non esiste negli altri partiti e movimenti. Nel 2007 ho votato, convinto, per Veltroni. Nel 2009 ho votato, con molte incertezze per Marino. Poi nel 2013 e di nuovo nel 2017 ho scelto, con convinzione Renzi. Questa volta ho, nuovamente, molti dubbi. E' per questo che non ho fatto propaganda per un candidato. Ma ho fatto una scelta e ve la spiego. Poi, chi vincerà sarà il mio segretario. Il candidato che esprime posizioni più coerenti con le mie rispetto alla stagione passata dei governi Renzi e Gentiloni è Giachetti . Sì, anch'io rivendico il valore positivo di una serie di leggi: dalle Unioni civili alla Buona scuola, dal Dopo di noi al Jobs act, alla legge contro il caporalato, ... E rivendico i risultati economici che avevano cambiato di segno,  con una ripresa della crescita e dell'occupazione. Ma è passata un'altra narrazione che ha portato

Un anno meno un giorno ... Ripartiamo!

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Domani, 3 marzo, saranno passati 364 giorni dalla sconfitta subita dal PD il 4 marzo. I vincitori di quelle elezioni hanno dato vita al governo gialloverde e stanno governando da 9 mesi. Scrivevo il 3 giugno : " Se sarà cambiamento vero, e soprattutto se sarà cambiamento positivo, lo vedremo nei prossimi mesi.  Ne dubito ma sarei contento di essere smentito." Purtroppo non sono stato smentito: tutti gli indici economici stanno scendendo, il vento di destra è cresciuto, la credibilità internazionale dell'Italia è diminuita, di miglioramenti per i più deboli non se ne sono visti. E il PD? Non ha certo saputo sviluppare un'azione forte e incisiva. E' apparso sostanzialmente tramortito e in attesa. Eppure c'è bisogno del PD, di un PD forte. Perché c'è bisogno di una alternativa a questo governo e non si vede chi altro la possa offrire, attorno a quale altro partito si possa riorganizzare una proposta di sinistra. Le primarie del 3 marzo possono essere il