Il bar delle grandi speranze

di J.R. Moeringer



L'ho letto chiedendomi se fosse un romanzo di fantasia scritto in forma di autobiografia o se fosse davvero un'autobiografia come suggerito dal nome dell'autore coincidente con quello del personaggio. La risposta: autobiografia. O meglio: autobiografia della giovinezza, più o meno dai sette ai venticinque anni.
Da lettore pignolo mi chiedo come faccia a ricordare esattamente singoli attimi a decenni di distanza: "Mentre salivo al terzo piano studiai il mio riflesso nelle porte dorate dell'ascensore"; "si scolò una Heineken in tre sorsi". Ovviamente non è una autobiografia "scientifica"  quello che conta è piuttosto il flusso dei pensieri e dei sentimenti nello snodarsi delle tappe di una crescita e di un confronto col mondo: il padre assente, la madre, i cugini, i nonni, lo zio Charlie, gli adulti del bar, la scuola, le ragazze, il lavoro, ... Poi che fosse una Heineken o una Budweiser, che sia stata bevuta in tre o in cinque sorsi conta poco.
E' la storia di un bambino, di un ragazzo, di un giovane che cresce e cerca la sua strada a Manhasset, sobborgo di New York, Con i suoi sogni e con i suoi sensi di colpa. Con la continua alternativa fra l'impegnarsi, perseguire obiettivi, darsi da fare e il lasciarsi andare, vivere alla giornata.
Il bar di Steve - il Dickens che poi cambia nome in Publicans - è il luogo dove trovare punti di riferimento maschili e dove rifugiarsi nell'alcool.
"Capii - scrive JR verso la fine del romanzo, rivedendosi in una videocassetta bambino fra le braccia della madre e riconoscendo nell'aria fiduciosa della madre una bugia - che dobbiamo mentire a noi stessi di tanto in tanto, dirci che siamo forti e capaci, che la vita è bella e il duro lavoro avrà la sua ricompensa, e poi provare a trasformare le nostre bugie in realtà".

Da leggere.

Commenti

Post popolari in questo blog

La pacchia è finita

LifeComp: il framework delle competenze personali, sociali e di imparare a imparare

Bricks marzo 2023: Percorsi didattici di educazione civica e su Agenda 2030