Ho votato no

 Ho votato no. Come del resto avevo pensato di fare sin dal primo momento. 

Con dubbi. Perché capisco le ragioni di alcuni di coloro che hanno scelto per il sì, in particolare la Direzione del PD.
Ma, appunto, alla fine ho votato No come istintivamente ho pensato di fare sin dal primo momento. 

Perché questa proposta di riduzione dei parlamentari non nasce da un disegno per far funzionare meglio le istituzioni democratiche ma da una logica che "butta il bambino con l'acqua sporca", dove l'acqua sporca sono politici corrotti, legami tra politica e affari, inefficienze, parolai, incapaci e il bambino è la democrazia. Non è ridurre il numero che migliora la qualità: il taglio non colpirà i peggiori. 

Poi c'è, a favore della riduzione, il tema della riduzione dei costi della politica. Anche questo in una logica ultra-semplificatoria: i costi della politica sono le inefficienze, le decisioni non prese, le decisioni sbagliate, i rinvii, la corruzione, ... non gli stipendi dei parlamentari. In ogni caso la riduzione del numero delle persone cui si pagano quegli stipendi non cambia nulla sul piano economico. Scrive il blog delle stelle che si risparmieranno 500 milioni di euro a legislatura (altri sostengono molto meno) dunque 100 milioni di euro all'anno. E' ovvio che per me 100 milioni sono una cifra grandissima. Ma visto che siamo in 70 milioni equivale a massimo 1,40 euro a cittadino. All'anno! 

Ho votato per dire No a queste logiche semplificatorie e a chi ne è promotore. 



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