A proposito di valutazione

Vedo, su tante bacheche, quest'immagine: la studentessa che in DaD deve stare bendata per l'interrogazione. Così l'insegnante ha la garanzia che non legga le risposte su un libro, sullo schermo o da qualche suggeritore dietro lo schermo.



La benda crea scandalo, ma forse è solo l'indice che indica la luna. Non dovremmo guardare l'indice ma piuttosto il modello di valutazione.

Quando insegnavo facevo verifiche "senza libri" e verifiche in cui si poteva usare il libro. Inizialmente, alla notizia di una verifica con il librali studenti erano tutti contenti. Prima. Dopo, qualcuno mi diceva che preferiva le verifiche senza libro.
Perché per le verifiche "con il libro" non bastava aver studiato "a memoria" ma occorreva aver capito e ragionare: i dati, le formule, le informazioni potevano essere recuperate (dal libro o, ai nostri gironi, da Google) ma non era sufficiente ripeterle.
Non so giudicare l'operato della collega che impone la benda, ma so che moltissimi insegnanti (anche bravi) lamentano come principale difficoltà dalla DaD la valutazione. Avviene perché spesso i modelli tradizionali di valutazione sono basati sul "nozionismo" e non sull'applicare e rielaborare le nozioni.
Non metterei in discussione la benda (che corrisponde al controllo quando in presenza, che lo studente non usi il libro, o lo smartphone) quanto, piuttosto, i metodi di valutazione.
Abbiamo dedicato a questo un numero di Bricks:

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