Qualche precisazione sulla DaD


E' il caso di fare qualche precisazione.
  1. La DaD non è stata una scelta ma una necessità. La chiusura delle scuole imposta dalla pandemia ha avuto sicuramente effetti negativi sulla preparazione degli studenti. La DaD è stato un salvagente. C'è chi ha saputo usarla meglio e lì gli effetti negativi della chiusura sono stati limitati, chi ha saputo usarla meno bene, ma senza DaD sarebbe stato, comunque, ancora peggio.
  2. Non funziona riprodurre "a distanza" le stesse pratiche della didattica in presenza. In particolare, non ha funzionato il riprodurre in videoconferenza il meccanismo lezione trasmissiva-interrogazione, con l'alternarsi ogni 60 minuti di insegnamenti diversi. La DaD ha funzionato meglio dove scuole e insegnanti hanno saputo dar vita a modelli diversi.
  3. In ogni caso la DaD non è la "didattica digitale" (ovvero la didattica in un ambiente fatto non solo di lavagna, libri e quaderni ma anche di strumenti e ambienti di collaborazione e condivisione in rete). Quindi il fatto che una DaD fatta male non sia riuscita a contrastare efficacemente gli effetti negativi della chiusura delle scuole non è un giudizio di non efficacia della dedattica digitale.
  4. Per il futuro. Speriamo non si debba più ricorrere alla chiusura delle scuole. Ma più gli insegnanti impareranno a usare gli strumenti digitali per la didattica (anche in presenza) più efficace sarà un eventuale ricorso alla modalità solo a distanza.

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