Riflessioni sul voto ferragostano dei 5 stelle

 Tre considerazioni sul voto su Rousseau alla vigilia di ferragosto.

1. La votazione
L'idea della democrazia diretta ha un indubbio fascino. La sua concreta attuazione molto meno. Su 10 milioni e mezzo di loro elettori del 2018 hanno partecipato alla votazione online in meno di 50.000. La votazione è arrivata all'improvviso - in periodo di vacanze - senza una discussione preventiva. E si è svolta sulla piattaforma di una società privata, la Casaleggio. La democrazia diretta è svilita a modalità per far avallare le decisioni prese da alcuni "capi".
Preferisco il "vecchio" modello dei congressi, delle discussioni che coinvolgono per ore decine di persone, in migliaia di sedi, che eleggono delegati ad assemblee provinciali, poi regionali, poi nazionali, persone che si confrontano, litigano, mediano, mettono la faccia, votano in modo palese. E preferisco il modello delle primarie che coinvolge a livello nazionale 2 o 3 milioni di cittadini.

2. Superato il limite dei due mandati
Vedevo positività e pericoli in quel principio. La positività sta nel contrastare l'idea della politica come mestiere, con la conseguente crescita di una casta. E nell'idea che, a turno, tutti ci si debba occupare della cosa pubblica. Il pericolo sta nel trascurare il valore delle competenze, che si costruiscono negli anni e che non debbono essere sprecate.
Ho paura che il cambiamento non sia stato favorito tanto da un ragionamento sulle competenze quanto piuttosto da una logica di casta. Se è così non è un cambiamento positivo.

3. Apertura alle alleanze
Fare alleanze - prima con la Lega, ora col PD - a livello nazionale e non a livello locale era un'evidente contraddizione. Certo che se una disponibilità alle alleanze ci fosse stata dopo le elezioni del 2013 - all'epoca del famoso streaming tra Bersani e i 5 stelle - la storia di questi anni avrebbe potuto essere diversa.


Commenti

Post popolari in questo blog

La pacchia è finita

LifeComp: il framework delle competenze personali, sociali e di imparare a imparare

Bricks marzo 2023: Percorsi didattici di educazione civica e su Agenda 2030